L’attesa pronuncia del Tribunale costituzionale federale tedesco rigetta le censure di costituzionalità avanzate nei tre ricorsi presentati al Tribunale di Karlsruhe avverso due leggi del Bundestag, una serie di atti adottati da istituzioni dell’Unione e il concorso del governo tedesco all’adozione di questi ultimi, provvedimenti che nel loro insieme riguardano le misure europee di aiuto alla Grecia e il cosiddetto pacchetto salva euro.

Con la sentenza che pubblichiamo, il Secondo Senato del Tribunale costituzionale federale ha ritenuto che le leggi del Bundestag, le quali autorizzano rispettivamente gli aiuti alla Grecia (Monetary Union Financial Stabilisation Act) e l’istituzione della European financial stability facility (Act Concerning the Giving of Guarantees in the Framework of a European Stabilisation Mechanism) non violano il diritto di eleggere il Bundestag, sancito nell’art. 38,I, della Legge fondamentale tedesca.
Con l’adozione di questi atti, il Bundestag non pregiudica in forme inammissibili dal punto di vista costituzionale l’esercizio del proprio diritto di adozione del bilancio e di controllare la sua implementazione da parte del governo ovvero l’autonomia di bilancio dei prossimi Parlamenti.

D’altra parte, però, la Corte segna i confini di una interpretazione costituzionalmente legittima del cosiddetto Euro Stabilisation Mechanism Act (Act Concerning the Giving of Guarantees in the Framework of a European Stabilisation Mechanism) statuendo che il Governo federale è obbligato ad ottenere una previa approvazione dalla Commissione Bilancio prima di potersi legittimamente impegnare.

Infine, la Corte definisce i confini entro i quali sia possibile legittimamente autorizzare nuovi aiuti per Stati dell’Unione monetaria europea.

Avv. Massimo Asero


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